
HPV positivo….allora il partner è stato infedele??
 “Se avessi saputo che aveva l’HPV…”
“Mi sento delusa dal mio partner, forse è ora di dire basta”
Sento ancora storie di coppie che si separano perché la positività allo screening innesca delle dinamiche di dubbio, sospetto, sfiducia.
Questo accade perché ancora resiste l’idea che il contagio sia in qualche modo legato alla colpa, e che si possa fare qualcosa per evitarlo (spoiler: una cosa si può fare, si chiama vaccino)
Quando ci si scopre positive può venire spontaneo provare rabbia verso il potenziale “untore” ma questo è un approccio totalmente sbagliato e controproducente. Nessuno è colpevole di essersi contagiato, altrimenti anche chi si scopre positiva allo screening potrebbe essere incolpata. E invece no. Chi è positiva viene monitorata, per identificare in tempo un’eventuale evoluzione.
Ripassiamo: il papilloma virus umano (HPV) è uno dei virus sessualmente trasmessi più diffusi al mondo. Per noi è importante testarlo (con tempi, intervalli e modalità stabilite da criteri validati) perché è un fattore di rischio per il tumore al collo dell’utero, e infatti esiste uno screening organizzato a tal proposito.
Ma per evitare che il test provochi più danno del vantaggio che si vuole ottenere, dobbiamo ricordare che al test stiamo chiedendo solo la quantificazione del rischio per tumore al collo dell’utero, non la certificazione della fedeltà del partner.
Mediamente ci si contagia nei primi anni di attività sessuale, anche usando il preservativo, e il virus può rimanere positivo per molto tempo, quindi non è segno di infedeltà nè tantomeno di trascuratezza.
Scoprirlo non serve a puntare il dito.
Ripetiamo come un mantra: L’HPV circola tra la popolazione adulta. L’unico modo per non contrarlo è vaccinarsi.
Smettiamo di cercare un “colpevole”. Iniziamo a parlare seriamente di prevenzione.


